giovedì 18 ottobre 2007

Primo round di negoziati, in Costa Rica, tra Centro America ed Unione Europea

Via ufficiale in Costa Rica ai negoziati per l'Acuerdo de Asociación (Ada) tra l'Unione Europea e i Paesi dell'America Centrale. Quello in programma dal 22 al 26 ottobre è il primo di dieci round negoziali: i prossimi, già pianificati, si svolgeranno a dicembre 2007, febbraio, aprile e maggio 2008. L'Ada dovrebbe essere pronto per il 2010.
Luis Guillermo Perez, segretario generale di Cifca (Copenhagen Initiative for Central America, una rete di Ong europee nata per realizzare un lavoro di lobby sulle istituzioni comunitarie in merito alla relazioni tra l'Ue e il Centro America e il Messico), ha analizzato il documento che regola i negoziati, sottoscritto dalle parti a fine luglio, evidenziando gli svantaggi per i Paesi del Centro America rispetto a quelli della Comunità andina di nazioni (Can), che pure -a metà settembre- hanno avviato i negoziati per un Acuerdo de Asociación con il Centro America.
"Si nota -spiega Luis Guillermo in un documento confidenziale- la presenza dei governi di Bolivia ed Ecuador all'interno della Can".
Una prima differenza riguarda la lingua dei negoziati: nel caso della Can, i testi dei negoziati saranno nelle due lignue (inglese e spagnolo) e durante le riunioni ci sarà una traduzione simultanea; per quanto riguarda invece il Centro America, "negotiating documents shall be drafted in English".
"Quella della lingue è una questione rilevante -nota Perez- perché i governi dovrebbero poter consultare la propria società civile, e se i testi sono in inglese solo una piccola parte potrà avere un accesso adeguato alle informazioni e tentare di incidere sul negoziato. In più, non è detto che i negoziatori debbano essere per forza bilingue. I governi del Centro America dovrebbero battersi per ottenere le stesse condizioni accordate alla Comunità andina di nazioni".
Un secondo aspetto rilevante riguarda il riconoscimento delle asimmetrie esistenti tra le parti. Per quanto riguarda la Can, l'Ue accorda "un trattamento speciale e differenziato ai Paesi membri della Comunità, in particolare a Bolivia ed Ecuador, in relazione all'America Centrale non c'è nessun riferimento a questo riconoscimento".
Per ultimo, il documento firmato dall'Unione Europea e dai Paesi della Comunità andina di nazioni crea 14 sottogruppi negoziali nell'ambito del Gruppo sulla liberalizzazione del commercio. Con l'America Centrale saranno solo 12. Salta proprio quello che si occuperà di "asimmetrie e trattamento speciale e differenziato".

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